Ti racconto qualcosa su di me, ti dirò chi sono e di cosa mi occupo, in modo che tu possa conoscermi al meglio.
La mia formazione è stata certamente essenziale. Ho studiato all’Accademia delle Belle Arti di Brera e mi sono laureata allo IED (Istituto Europeo di Design), diventando quasi subito antiquaria, un lavoro che ho svolto per 35 anni, commerciando in stampe e libri antichi, che decoravo usando terre con colori caratteristici dei secoli passati.
Questo nuovo progetto, il progetto dei Mandala, è arrivato da una serie di coincidenze che definisco straordinarie, quasi come se fossi spinta da qualcosa a questa pratica, da me sconosciuta fino a poco fa. Un’indicazione di un amico, una foto apparsa sui social, l’incredibile strada che mi ha portato a conoscere e ad imparare questa arte.
La scelta di dipingere Mandala, simbolo di riequilibrio, meditazione, fonte di buona energia, ha fatto sì che sentissi fortemente la sensazione di voler proseguire su questa strada, in linea con la volontà di evadere da questo periodo di stress psichico. Devo anche ammettere di aver riscontrato un discreto successo inaspettato fin dagli esordi, trovando molto consenso e disponibilità da parte delle persone a procedere con una buona quantità di ordini.
Percorro così la strada giusta, consapevole che questi piatti, oltre che complementi decorativi, siano portatori di buone energie. Non a caso li ho definiti “Piatti della Gratitudine“, con lo scopo di puntare sull’accoglienza, piuttosto che sulla perdita.